SpiaggeLegnameCopertinaLa Regione Emilia Romagna ha dato incarico alla multiutility Clara di procedere allo smaltimento delle grandi quantità di legname e rifiuti accumulatosi lungo le spiagge dei Lidi a seguito delle recenti mareggiate. L’incarico verrà finanziato con i fondi ottenuti grazie al riconoscimento dello stato di calamità naturale ai Lidi comacchiesi
Clara starebbe già predisponendo le assunzioni del personale necessario per effettuare le operazioni di smaltimento, e i lavori dovrebbero cominciare già dalla prossima settimana, per durare circa un mese. La notizia è stata data ufficialmente alla consigliera regionale Marcella Zappaterra, che si è fatta interprete delle richieste di intervento formulate da Cna.
“E’ un passo avanti molto importante di cui possiamo dirci soddisfatti – commenta il portavoce dei balneatori di Cna Ferrara Nicola Ghedini – Cna si era impegnata da subito per chiedere la rimozione del legname accumulatosi in battigia, che ha reso impraticabile la spiaggia e rischiava di ricoprirsi di sabbia con i primi venti”
Ora va affrontato, ricorda Cna, l’altro grave problema che quasi ad ogni inverno investe i lidi di Comacchio: l’erosione delle spiagge. In un recente incontro con il sindaco di Comacchio Marco Fabbri e la già citata consigliera Zappaterra, Cna ha segnalato la difficilissima situazione di alcuni tratti di costa, a nord di Lido Volano e a sud di Lido Spina: qui le spiagge si sono accorciate fino a 45 metri. Cna – rappresentata tra gli altri dal Presidente Davide Bellotti, oltre che dal già citato Nicola Ghedini e dalla responsabile turismo Linda Veronese – ha chiesto che si proceda con urgenza a risolvere la situazione, trasferendo la sabbia necessaria da altri tratti di costa che soffrono il problema opposto e oggi toccano gli 800 m. di profondità.
Nel corso dell’incontro sono state formulate anche delle proposte che puntano a rendere la gestione dell’ambiente costiero più agevole e snella, considerando che le mareggiate autunnali non possono più essere considerate ‘emergenze’.
“In primo luogo, – spiega il portavoce dei balneatori Ghedini – è necessario che il costo di smaltimento smaltimento dei rifiuti portati a valle dal fiume Po sia suddiviso tra tutti i comuni che vi si affacciano e non più del solo Comune di Comacchio. In secondo luogo, la gestione dei lavori di manutenzione della costa non deve più essere gestita tramite bandi e gare – che comportano tempi lunghi e burocrazia – ma tramite accordi quadro pluriennali con gruppi di aziende competenti, possibilmente del territorio, che garantirebbero tempestività e certezza di intervento. Infine, la manutenzione della costa dovrebbe essere trasferita per competenza dall’assessorato all’ambiente all’assessorato al turismo: questo consentirebbe un maggiore attenzione agli aspetti economici, oltre che ambientali, del patrimonio costiero, tenendo conto anche della progressiva destagionalizzazione dei flussi turistici”.