Il responsabile nazionale Tomei intervenuto all’Assemblea dei balneatori della Cna a Lido di Spina.

Il portavoce Ghedini propone al Comune di Comacchio un tavolo per velocizzare e snellire le pratiche burocratiche

Ferrara – La Bolkestein può davvero cessare di costituire un motivo di grave pregiudizio per l’attività dei balneatori? La strada verso la soluzione sembra sia stata imboccata, in seguito alla condivisione delle linee interpretative della Direttiva proposte da Cna Balneatori da parte del Governo. Ne ha parlato Cristiano Tomei, responsabile nazionale di Cna Balneatori all’assemblea degli stabilimenti balneari associati, che si è tenuta al Bagno Kursaal a Lido di Spina. “Ci siamo incontrati con il ministro Centinaio, trovandoci sulla stessa lunghezza d’onda – ha riferito Tomei – Ora chiediamo al Governo che attui la necessaria riforma nei tempi più rapidi possibili”. Ciò che Cna Balneatori sostiene in sintesi (e che dovrebbe essere contenuto nella nuova legge) è la non applicazione della Direttiva alle attuali attività balneari, che dovrebbero essere escluse dalle aste, in quanto esiste ampia disponibilità di aree demaniali per nuove iniziative imprenditoriali. Di conseguenza, le imprese balneari già operanti potrebbero continuare a svolgere la loro attività per un tempo illimitato.

Una linea pienamente sostenuta dal portavoce dei balneatori della Cna Nicola Ghedini, il quale, aprendo l’incontro ha voluto ringraziare Tomei per la coerenza e la determinazione con la quale l’Associazione ha rappresentato le ragioni degli stabilimenti balneari, supportando una categoria che, comunque, in questi anni ha continuato a credere nella propria attività, realizzando investimenti per essere all’altezza delle nuove domande e garantendo qualità e servizi competitivi.

In riferimento alla situazione degli stabilimenti dei Lidi, Ghedini ha evidenziato, inoltre, tra le questioni da affrontare in vista della prossima stagione balneare, quella della burocrazia. “La nostra attività – ha ricordato il portavoce dei balneatori – ci porta a confrontarci con diversi Enti (Capitaneria di porto, Demanio, Comune, Dogana, Usl), ciascuno con le proprie regole e interpretazioni normative. Il nostro lavoro ne risulta fortemente complicato e reso difficile dalla molteplicità di procedure e autorizzazioni che ci vengono richieste”. Sarebbe importante arrivare ad un coordinamento tra gli Enti, ha auspicato Ghedini che ha poi proposto la creazione di un tavolo di lavoro tra Comune di Comacchio e balneatori volto a individuare modalità operative chiare e condivise con l’obiettivo di velocizzare e snellire le procedure autorizzative.