Necessario sostenere gli investimenti dei balneatori

Bolkestein, si metta fine a misure punitive verso gli stabilimenti

Nicola Ghedini, titolare del Bagno Kursaal di Lido di Spina, è il nuovo portavoce dei balneatori della Cna. Noto imprenditore, da tempo impegnato su più versanti nella rappresentanza della categoria (è, tra l’altro, consigliere del Cesb), Ghedini esercita la sua attività da oltre 18 anni, con instancabile passione rivolta a garantire alla propria clientela servizi e qualità, grazie a investimenti continui e progetti di sviluppo.Ghedini Nicola

La crisi di questi anni ha creato grandi difficoltà, colpendo il turismo e le nostre imprese. A penalizzare gli stabilimenti balneari si è poi aggiunta la irettiva Bolkestein che ha reso tutto più incerto, scoraggiando investimenti e progetti di riqualificazione lungo le nostre coste e, soprattutto, non riconoscendo i diritti e il lavoro delle piccole imprese, che hanno contribuito a realizzare un sistema turistico balneare, come quello della nostra regione, apprezzato in tutto il mondo. Ora emerge che lo stesso autore della Direttiva, l’ex Commissario Bolkestein, afferma che in realtà la disposizione non riguarda i balneatori. E’ arrivato davvero il momento di mettere fine a queste misure incomprensibili e persecutorie nei confronti della nostra categoria, lasciando gli imprenditori liberi di investire e di svolgere serenamente il proprio lavoro, creando occupazione e ricchezza per il territorio”.

In realtà, aggiunge il nuovo portavoce Cna, “gli stabilimenti balneari hanno più che mai bisogno di realizzare nuovi investimenti, per essere sempre più accoglienti nei confronti della loro clientela, attrattivi verso nuove potenziali fasce di turisti. E lo fanno, attraverso grandi sforzi e risorse proprie. Ènecessario che le Amministrazioni pubbliche, a partire dal Comune, sostengano questo forte impegno, ad esempio attraverso un reale snellimento della burocrazia demaniale e la predisposizione di incentivi ad hoc”.

Con l’Amministrazione comunale, Ghedini intende avviare, insieme ai balneatori della Cna della zona, un confronto di merito sui problemi degli stabilimenti. “C’è prima di tutto un tema riferito alla sistemazione delle strade, del lungomare e dell’arredo urbano dei Lidi, che non si può più rinviare, se vogliamo davvero garantire un sistema balneare adeguato alle domande dei turisti, particolarmente stranieri”.