Cinzia Franchini: “Un primo risultato storico per l’associazione che presiedo e per tutto il mondo dell’autotrasporto”
Roma, 4 novembre 2015 – Accolta, al processo “Aemilia”, la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dall’associazione degli autotrasportatori artigiani della CNA-Fita, attraverso la sua Presidente, la modenese Cinzia Franchini. Il giudice per l’udienza preliminare del procedimento contro la ‘ndrangheta in Emilia, Francesca Zavaglia, ha ritenuto che ricorressero i presupposti per l’accettazione, quindi si è valutato che gli imprenditori del trasporto merci possano avere subito un danno dallo scorretto operare sul mercato delle aziende e degli imprenditori coinvolti nell’operazione “Aemilia”. “Un primo risultato storico per l’associazione che presiedo e per tutto il mondo del trasporto merci – ha commentato Cinzia Franchini, presidente nazionale CNA-Fita. Per la prima volta un’ associazione di rappresentanza dell’autotrasporto viene ammessa come parte civile in un simile processo. Con questo atto intendiamo difendere l’onorabilità e gli interessi di chi, nel mondo dell’autotrasporto, opera nella legalità e per la legalità contro chi invece, come le mafie, è vocato al malaffare e a soggiogare le forze imprenditoriali sane, linfa vitale della nostra economia. La mafia nell’autotrasporto c’è, ma da oggi c’è anche chi intende contrastarla con i fatti, andando ben oltre i protocolli”. Ha concluso la Franchini: “Ringrazio chi mi è stato vicino e chi ha creduto insieme a me che questo fosse un percorso in cui credere e da intraprendere con determinazione”.