”La ventilata fusione Rcs-Mondadori rischia di mettere in ginocchio oltre 4 mila piccoli editori e 12 mila occupati del settore”. Lo dichiara Andrea Nannini, presidente di Cna Comunicazione, che al suo interno riunisce il mondo dei piccoli e medi editori sotto la sigla di Cna Editoria.
”Oggi il 90% del mercato è controllato dai grandi gruppi editoriali – spiega Nannini – e il nuovo gigante che arriverebbe sul mercato aumenterebbe ulteriormente il processo di concentrazione e monopolio, minando il principio della libera concorrenza e quel patrimonio culturale da sempre rappresentato dai piccoli editori italiani”. Il presidente ricorda che ogni anno i piccoli e medi editori immettono sul mercato circa 30 mila novità letterarie, tra cui molti autori di successo che hanno mosso così i primi passi. Anche le piccole librerie non avrebbero vita facile se avvenisse la fusione, aggiunge la Cna, proprio ora che è stato sventato il pericolo di una modifica, com’era in una delle bozze del Ddl Concorrenza, che prevede tetti massimi alle scontistiche per tutelare le librerie. Cna auspica che le istituzioni dedichino maggior attenzione alla piccola editoria, così come è stato fatto con le librerie indipendenti che, insieme ai piccoli editori, contribuiscono a sostenere e diffondere la ricchezza e la varietà del patrimonio letterario italiano. (ANSA).