Il Pane surgelato va distinto dal pane frescoDal 16 dicembre 2018 il pane conservato o surgelato dovrà essere chiaramente distinto dal pane fresco e venduto in scomparti separati rispetto al pane fresco. Lo stabilisce un decreto ad hoc del Ministero dello Sviluppo Economico datato 1 ottobre, ma pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 novembre.
Il decreto fa finalmente chiarezza su termini come “panificio”, “pane fresco” e “pane conservato”. Il provvedimento pubblicato in Gu definisce nella sostanza i termini di “panificio” definendolo come l’impresa che dispone di impianti di produzione di pane e svolge l’intero ciclo di produzione dalla lavorazione delle materie prime alla cottura finale. Per “fresco” si intende il pane preparato secondo un processo di produzione continuo, privo di interruzioni finalizzate al congelamento o surgelazione. Inoltre viene ritenuto continuo il processo di produzione quando non intercorra un intervallo di tempo superiore alle 72 ore dall’inizio della lavorazione fino al momento della messa in vendita del prodotto. Per il pane conservato è prevista invece la vendita in scomparti appositamente riservati.