CopertinaCopparo“E’ necessario che parta al più presto, nei primi mesi del 2020, una Consulta permanente del lavoro ampliata a tutti i Comuni dell’area copparese. La consulta dovrà aprirsi al contributo delle forze economiche, comprendendo anche il settore agricolo, e permettere un confronto tra le imprese e le nuove amministrazioni del territorio”.

Paolo Mazzini, Presidente dell’Area CNA di Copparo, ha da poco concluso una serie di incontri e consultazioni con i nuovi sindaci dei Comuni del copparese, compresi quelli di Riva del Po e Tresignana, nati dalla fusione di Comuni preesistenti. “Il nostro obiettivo – ha spiegato in conferenza stampa – è contribuire alla creazione di rapporti e relazioni proficue tra le nuove amministrazioni del copparese e il mondo imprenditoriale. Abbiamo molto bisogno di compattezza sulle scelte di politica economica”.

In conferenza stampa Mazzini ha anche individuato alcune delle priorità di cui dovrà occuparsi la futura Consulta: “E’ necessario occuparsi con maggiore decisione della sicurezza delle aree produttive – elenca Mazzini – Serve una riduzione coraggiosa delle imposte locali. I Comuni devono incrementare i fondi per l’incentivazione delle imprese in collaborazione con la Camera di Commercio. In generale, auspichiamo che le amministrazioni dei Comuni nati da fusione sfruttino i fondi aggiuntivi ricevuti dalla Regione per effettuare investimenti a beneficio delle imprese e dei cittadini”

CNA si propone ancora una volta come un punto di riferimento, sul territorio, per stabilire relazioni tra il mondo imprenditoriale ferrarese e le pubbliche amministrazioni. Lo ha spiegato, concludendo la conferenza stampa, il Presidente Provinciale Davide Bellotti: “c’è la necessità – ha detto – di ricostituire insieme un quadro di sviluppo per la nostra provincia, legato non solo al presente, ma anche alle nostre scelte del passato e alle vocazioni che il territorio potrà sviluppare in futuro. La Cna, che rappresenta migliaia di imprese di ogni settore, ha le capacità, la storia, la cultura e le competenze per creare questa rete di relazioni, e produrre il tessuto connettivo necessario a rilanciare il territorio ferrarese”.