La situazione delle infrastrutture denunciata da Raffaella Toselli, centese presidente CNA dell’Area. Appello a Provincia e Comuni affinché si affronti in modo continuativo e strutturale il tema dell’efficienza dei collegamenti

RaffaellaToselli1Non si tratta solo di Cispadana, strategica e indispensabile infrastruttura, che non può tuttavia considerarsi risolutrice di tutti i problemi di viabilità dell’Alto Ferrarese. C’è tutto il tema della «minuta» circolazione lungo strade comunali e provinciali sempre più disagiate e maltenute, che tocca quotidianamente la vita e il lavoro di centinaia di abitanti dei Comuni interessati, di pendolari, imprenditori e automezzi di passaggio, fornitori commerciali e corrieri. Un quadro sempre più spinoso per una delle aree economicamente più avanzate del territorio provinciale.
“Stiamo vivendo da tempo una situazione di difficoltà straordinaria davvero inaccettabile – specifica Raffaella Toselli, imprenditrice centese presidente dell’Area Cna dell’Alto Ferrarese – Ormai si fatica a spostarsi sulle arterie comunali e provinciali, se non con disagio e grande lentezza. Da Cento, per raggiungere Ferrara ci si impiega mediamente un’ora: il traffico è perfino aumentato e le strade, per lo più datate, strette e tortuose sono in condizioni sempre peggiori. Di fatto non viene più effettuata una manutenzione regolare e questo rende tutto più complicato”.
Le condizioni della rete stradale, fa osservare la presidente Cna dell’Alto Ferrarese, sono nettamente peggiorate. Il superamento della Provincia, ha comunque lasciato all’Ente la delega alla manutenzione della rete stradale. “Ma gli interventi latitano – puntualizza Raffaella Toselli – limitandosi a risolvere solo situazioni di immediato pericolo. Comprendiamo che la situazione sia determinata dalla mancanza delle risorse, tuttavia ciò non cancella le responsabilità delle Amministrazioni competenti: Provincia e Comuni alle quali ci appelliamo affinché si affronti in modo continuativo e strutturale la questione di una più efficiente viabilità nel nostro territorio. Pena la perdita di competitività delle imprese che operano nell’Alto ferrarese, il cui sforzo di ripresa e sviluppo sarebbe pesantemente ostacolato da questa inefficiente rete di collegamento”.
In realtà, a parere di Cna ci sarebbe bisogno di una verifica complessiva della situazione: dalla condizione generale della viabilità dell’area alla manutenzione nei centri urbani, dai segni di degrado di strade e marciapiedi interni agli insediamenti produttivi, specialmente per quelli meno recenti, alla carenza di piste ciclabili. Quanto alle difficoltà create da snodi cruciali, specie alla circolazione dei mezzi pesanti, va segnalato il permanere della chiusura del ponte tra S. Agostino e Buonacompra, che obbliga centinaia di veicoli a sobbarcarsi un lungo percorso secondario, la cui riapertura è prevista non a breve termine.
“Ci rendiamo conto delle difficoltà – conclude Raffaella Toselli – ma riteniamo veramente sia giunto il momento di affrontare il problema nel suo complesso, attraverso un’azione più coordinata tra le Amministrazioni locali competenti. Andando oltre la logica dell’emergenza, per introdurre scelte più strutturali in grado di affrontare realmente le priorità attraverso politiche e investimenti adeguati. La nostra Associazione, tra l’altro, ha proposto su questo tema di dare vita ad un Piano straordinario di manutenzioni delle infrastrutture della nostra provincia, magari da finanziare tramite un fondo provinciale di risorse destinate a tale scopo”.