Per Ferrara richiesto impegno su infrastrutture, appalti, burocrazia, turismo e credito

Spirito di collaborazione per affrontare i problemi per la competitività delle imprese e del territorio

Ferrara – Un patto per la competitività proposto da Cna Emilia Romagna, utile anche al territorio ferrarese per crescere, superando vecchi gap strutturali da tempo irrisolti, che veda al centro le piccole e medie imprese. Pmi che, nel proprio lavoro quotidiano, debbono fare i conti con forti contrappesi imposti dal sistema Paese: fisco, burocrazia, difficoltà di accesso al credito e chiedono alla politica cosa intende fare per alleviare la loro “fatica”, anche nella nostra realtà regionale e locale.

Se ne è discusso in oltre due ore di confronto nel merito dei problemi, alla presenza di un centinaio di imprenditori, animati da un positivo spirito di collaborazione teso a ricercare terreni comuni di lavoro e possibili approdi concreti ai problemi. L’incontro dell’altra sera del gruppo imprenditoriale dirigente della Cna con i quattro consiglieri regionali eletti nella nostra provincia – Marcella Zappaterra e Paolo Calvano del Pd e Alan Fabbri e Marco Pettazzoni della Lega Nord – ha preso le mosse dalla piattaforma di confronto di Cna Emilia Romagna rivolta alla Regione e dalla proposte dell’Associazione sugli asset essenziali per una crescita che veda le piccole e medie imprese protagoniste.

Ma lo sforzo di Cna – contenuto nella relazione del presidente provinciale Davide Bellotti, che ha dato il via al confronto – ha cercato di collegare strettamente politiche regionali e questioni strategiche per lo sviluppo del nostro territorio: in primis quella delle infrastrutture divenuta – secondo Bellotti – “una vera e propria emergenza, tale da ostacolare seriamente la competitività della nostra provincia e delle sue imprese. Dobbiamo comprendere che questa rappresenta una assoluta priorità per la nostra provincia” ha ribadito Bellotti. E dunque, Cispadana e Ferrara Mare in primis, ma anche un piano sistematico di manutenzione di strade, ponti e vie d’acqua. Cosa intende fare la politica?

Differenti le letture delle ragioni per cui, a distanza di anni i progetti rimangono ancora irrealizzati. Sulla Cispadana, Alan Fabbri: “Le colpe stanno in chi ha governato in questi anni, si scopre solo ora che mancano 200 milioni di euro alla realizzazione del Progetto? E’ la Regione che deve sostenere il costo del progetto”. Dall’altra Paolo Calvano ha posto, invece, l’accento sulle tormentate vicende nazionali che hanno segnato il percorso dei vari progetti infrastrutturali, costretti alla ripartenza dal succedersi dei diversi governi. “Siamo impegnati in Regione a trovare i soldi che servono per la Cispadana, ma occorre che il Governo consideri questa opera una priorità – ha puntualizzato – così come la terza corsia del tratto autostradale tra Ferrara e Bologna”. Di fatto, la questione delle infrastrutture è un problema “che pagano tutti i cittadini e le imprese”, ha aggiunto Marco Pettazzoni.

“A Ferrara sono aperte opportunità nuove rispetto al passato”, ha tuttavia rilevato Marcella Zappaterra, convinta che sia “indispensabile raccogliere le sfide sul tappeto, utilizzando le risorse economiche previste dai bandi regionali per gli investimenti, ad esempio in materia di innovazione, internazionalizzazione e formazione, che offrono spazi importanti alle pmi”.

La complessità delle questioni sollevate da Cna – oltre a infrastrutture, fisco, burocrazia e credito, anche il tema dell’accesso delle pmi agli appalti, turismo e cultura, formazione – è certo rimasta interamente sul tappeto, malgrado la reciproca volontà di collaborazione e l’impegno a sostegno degli interessi del territorio, che i consiglieri regionali hanno tenuto a sottolineare. “La sfida di Ferrara – ha così chiuso il dibattito il presidente Bellotti – sarà quella di convergere, tutti insieme, al di là delle divisioni politiche, sulle priorità per il suo sviluppo poste questa sera”.