Fondate dai padri, e amate con la passione di cui sono capaci i giovani. Easy to meet, iniziativa promossa dai Giovani Imprenditori della Cna, insieme all’Area Cna dell’Alto Ferrarese, tenutasi venerdì sera alla Casa operaia di Bondeno, è un modo informale per far conoscere le imprese tra loro, e soprattutto i giovani che si stanno facendo strada nel proprio territorio, con i loro progetti e sogni. A Bondeno, l’altra sera, al centro dell’attenzione, sono state soprattutto le ultime generazioni di imprese che, in alcuni casi, rappresentano un vero e proprio pezzo di storia dell’economia locale. Come la Cappelli Ricami, attività che, tra le vicissitudini del settore moda, nel quale opera, è riuscita – come ha ricordato il fondatore Paolo, tra l’altro proclamato, recentemente, maestro artigiano – a rilanciarsi più volte, puntando sulla fascia elevata del mercato e conquistando l’apprezzamento di brand di prestigio nazionale e internazionale. Attualmente gestita dalle diverse generazioni che convivono e cooperano felicemente alla testa dell’azienda, la Cappelli Ricami sa unire tradizione artigianale più autentica e tecnologia modello 4.0.
Unica anche la storia della Corbus di Pilastri, 70 anni di vita, impresa importante di servizi di trasporti di linea e turistici, alla cui testa è oggi il giovane Leonardo Cornacchini, che ha raccolto il testimone del padre Pier Gianni scomparso recentemente, che ha saputo creare una realtà di grande spessore, oggi proiettata verso il futuro grazie alla continua qualificazione dei servizi, alla adozione di mezzi sempre più sofisticati, carica di progetti di ulteriore crescita.
O, ancora, la Vetreria Box Doccia Sant’Agostino, raccontata da Valeria Balboni, impresa che oggi la giovane gestisce insieme al fratello, seguendo l’esempio di dedizione al lavoro e capacità imprenditive del padre; un esempio straordinario di come la forza dei legami familiari e le risorse delle piccole imprese sanno vincere le sfide più difficili, come quella di rialzarsi dalla devastazione del sisma.
C’è molto idealismo in questi giovani che, nell’azienda di famiglia, stanno investendo sogni e progetti, con l’umiltà di chi sa che deve tanto imparare, ma tutto il back ground imprenditoriale e la volontà di impegnarsi sufficiente per cavarsela alla grande.
“La mia è un’impresa normale – ha spiegato con modestia Nicola D’Andrea, da qualche anno titolare dell’omonima attività di arte funeraria e monumentale di Bondeno – ma l’ho sentita da sempre come mia. Nessuno potrà eguagliare le capacità di mio padre, che l’ha fondata, ma io farò del mio meglio per renderla sempre più forte e competitiva, anche attraverso l’innovazione. Il valore delle nostre imprese va oltre i semplici numeri di fatturati e volumi d’affari, sono una ricchezza per il territorio. Ed è nostra responsabilità mantenerle in salute e competitive”.
All’incontro, coordinato da Bruno Faccini, presidente provinciale di Cna Giovani Imprenditori, sono anche intervenuti Simone Saletti, assessore comunale alle attività produttive di Bondeno, Marco Bertazza che ha illustrato il Progetto Canapa, Debora Tamascelli, responsabile Promozione e Incentivi di Cna Ferrara e Silia Merli, responsabile provinciale Giovani Imprenditori Cna.