Alla odierna edizione del Salone del Restauro, in corso di svolgimento alla Fiera fino a sabato 9 maggio, la Cna partecipa, anche grazie al contributo della Camera di Commercio, con un proprio stand al Padiglione 3, che ospita alcune imprese di grande esperienza e qualità, di Ferrara e della provincia di Bologna. Si tratta di: Franco Antolini (restauro e conservazione libri e opere su carta per privati, musei e biblioteche – Ferrara), Kriterion di I. Rimondi & C. snc (restauro monumentale e restauro di oggetti archeologici e artistici – Bologna), Massimo Travagli Studios (restauro e creazione di vetrate d’arte classica e contemporanea, restauro di oggetti in vetro, metallo e ceramica – Ferrara), Tryeco 2.0 (prototipi e modelli in 3D – Ferrara).
Sono, questi, esempi di quelle eccellenze, vocazioni tecniche e saperi di un mondo artigiano, che concorre da sempre alla qualità del settore del restauro in Italia, ma anche di nuove specializzazioni tecnologiche. Di questo ricco universo si parlerà sabato 9 maggio, alle ore 11, presso la sala Ariostea del Salone, in occasione del convegno organizzato dall’Unione nazionale Cna Artistico e tradizionale, dal titolo “Restauratori: qualificazione, quando?”. Tema annoso, quello del profilo professionale della categoria e dei requisiti per il riconoscimento della qualifica di restauratore che, dopo l’approvazione delle Linee Guida formulate dal Ministero per i Beni culturali pareva aver ormai trovato una soluzione e che, invece, appare ancora avvolto da dubbi e incognite.
“La condizione di molte imprese, che operano nel settore del restauro da anni con qualità e professionalità – spiega Gabriele Rotini, responsabile nazionale dell’Unione Cna Artistico e tradizionale – appare tuttora sospesa, in attesa di una definizione formale dei requisiti per la qualifica di restauratore. Siamo ancora in attesa del bando che, entro il 30 giugno, dovrebbe indicare i requisiti per l’accesso alla qualifica. Viceversa, ci troviamo, purtroppo, ancora in una sorta di limbo su tempi e modalità, che rischia di sfavorire una parte delle migliaia di imprese italiane, che operano da anni nel settore. Se non si provvede, in tempi rapidi, con quella sanatoria richiesta da tempo da Cna, si rischiano conseguenze davvero pesanti e l’esclusione dalla possibilità di esercitare la propria attività di imprese di grande competenza, riconosciute non solo in Italia ma anche all’estero”.

La presenza della Cna al Salone del Restauro sarà connotata da una serie di attività di divulgazione, con dimostrazioni dal vivo di due restauratori d’eccellenza del nostro territorio all’opera: Franco Antolini e Massimo Travagli, che daranno un saggio della loro perizia professionale.