Una battaglia giusta che, finalmente, ha raggiunto un primo importante risultato. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito, in questi giorni, alcuni decisivi chiarimenti sull’applicazione della Tari (tassa sui rifiuti solidi urbani) a carico delle imprese, affermando che questa “non deve essere applicata sulle superfici specificamente destinate alle attività produttive, con la sola esclusione di quella parte di esse occupate dai macchinari”. In sostanza, come da tempo chiede Cna, il Ministero definisce intassabili le aree dove si svolgono le lavorazioni industriali o artigianali occupate dai macchinari, poiché generalmente queste producono, in via prevalente, rifiuti speciali che già le aziende conferiscono a proprie spese.
“Con questo pronunciamento – ha commentato il direttore della Cna di Ferrara, Corradino Merli – le imprese, a seconda del settore e delle loro caratteristiche produttive, potrebbero risparmiare fino a diverse migliaia di euro, attraverso una significativa riduzione dell’importo della Tari. Chiediamo, quindi, che, alla luce di questo chiarimento, tutti i Comuni del nostro territorio provvedano ad aggiornare e adeguare rapidamente i regolamenti comunali, recependo i contenuti della nuova normativa. Potrebbe essere, questa, l’occasione per portare a omogeneità i contenuti dei diversi regolamenti, garantendo quindi l’applicazione uniforme, su tutto il territorio provinciale, dei principi e dei criteri che sovrintendono l’applicazione dell’imposta legata al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti”.